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Michael Jackson, ad anni dalla tragica dipartita emerge l’audio disturbante: “Potrebbero pugnalarmi” | La telefonata a poche ore dal ritrovamento

Il Re del Pop

Michael Jackson (Facebook) Lospettacolo.it

Dopo anni dal decesso di Michael Jackson, si è tornati a parlare della sua ultima tragica telefonata. Un mistero che rinforza le teorie più macabre.

Michael Jackson è sicuramente una delle icone più importanti della musica mondiale. Ribattezzato “Re del Pop”, l’uomo è morto nel 2009 a soli 50 anni, a causa di un arresto cardiaco dovuto (ufficialmente) all’assunzione spropositata di farmaci. Dopo anni dalla sua morte, ancora oggi, diversi scettici credono che non si sia effettivamente trattato di un suicidio, o di un incidente.

Proprio in queste ore è sbucata nuovamente la sua ultima telefonata, assai misteriosa e inquietante, collegata anche ad un nuovo caso.

Michael Jackson è stato l’idolo di molti, e la sua musica ha segnato la storia del Pop. La sua voce, unica nel suo genere, ha influenzato molte generazioni, e la sua personalità lo ha reso un’icona a tutti gli effetti. Quando nel 2009 fu annunciato il suo decesso, il mondo intero rimase in lutto per molti giorni.

Ma cosa si nascondeva veramente dietro a quell’assunzione di benzodiazepine?

Il caso P Diddy e Michael Jackson

In queste ore non si è sentito parlare d’altro che del caso Sean Combs, in arte Puff Daddy. Il rapper è stato arrestato il 16 settembre, dopo essere stato denunciato dalla propria ragazza. Da quel momento in poi si è aperto uno scenario terribile, che vedrebbe l’uomo coinvolto in traffico sessuale, possesso illegale d’armi, droga, stupro e violenze su minori. Durante le feste di Combs, molti altri divi di Hollywood sembrano essere stati coinvolti e, per anni, i pochi che hanno deciso di ribellarsi sono morti tragicamente e ‘casualmente’.

Qualcuno ha cominciato a sostenere che anche la morte di Jackson non fosse poi così casuale, e che l’organizzazione criminale di Daddy c’entrasse qualcosa.

L’ultima telefonata del Re del Pop

Michael Jackson, il giorno prima di morire, chiamò il proprio manager al telefono, per confessargli di temere che da lì a poco sarebbe stato assassinato. Dalla registrazione è possibile sentire la sua voce terrorizzata e preoccupata, soprattutto per i figli della star. Dopodiché, egli ha spiegato che si trattava di un’organizzazione criminale: “Non è il governo, è più che il governo. Non m’importa nemmeno più della mia vita. Io voglio solo che i miei bambini stiano bene”. E ancora: “Potrebbero pugnalarmi…“. Potete ascoltare l’audio recuperato nel video qui sopra. Ancora oggi però non sappiamo se si riferisse a P. Daddy o a Jeffrey Epstein (un imprenditore e criminale statunitense, il quale fu arrestato per i suoi ‘festini’ scandalosi e illegali e che, successivamente, si suicidò).

Non ci resta che vedere come proseguiranno le indagini e se, effettivamente, quello di Michael Jackson non fu un suicidio.