Maria Grazia Cucinotta rivela il suo dramma inconfessabile: “Passavo per la scema del villaggio” | L’ha confessato solo ora
Dopo tanto tempo Maria Grazia Cucinotta ha rivelato quello che per lei è stato un dramma, in quanto ha vissuto male per anni, e gli altri ne criticavano l’atteggiamento senza sapere quale fosse la realtà.
Maria Grazia Cucinotta è una delle attrici italiane più belle e più brave del panorama del cinema e della televisione italiana. Con i suoi tratti tipici, tutti mediterranei, lascia sempre tutti a bocca aperta.
Basta guardare tutte le sue esperienze lavorative per capire quanto sia portentosa in quello che fa: ha recitato infatti sul grande e sul piccolo schermo, ha prodotto diverse pellicole importanti, lavorato a teatro ed è anche una conduttrice molto amata. Ultimamente la vediamo infatti con il suo programma di cucina, L’ingrediente perfetto, su La7.
Sicuramente, però, tra tutti i lavori rinomati che ha fatto, verrà ricordata per sempre per la sua straordinaria interpretazione nel film, diventato internazionale, Il Postino, al fianco dell’immortale Massimo Troisi.
Oltre a tutti questi traguardi, però, c’è anche un dramma che ha vissuto e che ha rivelato dopo tanti anni. Sicuramente, non è stato facile per lei.
Maria Grazia Cucinotta e la sua confessione
Maria Grazia Cucinotta è una presenza molto forte nel mondo dello spettacolo. Per questo, i fan sono sempre curiosi di sapere maggiori dettagli sulla sua vita, essendo lei molto riservata. In merito a questo, da poco ha rilasciato un’interessante intervista al Corriere della Sera, dove ha raccontato diversi aneddoti sulla sua vita.
Per esempio, ha svelato il motivo per cui rifiutò la parte nel film, l’Avvocato del diavolo: “Bisogna essere realisti: non credo l’avrei fatto bene. Non ho mai avuto un buon rapporto con il mio fisico, soprattutto con il mio seno. Mi hanno anche definita sex symbol, ma io mi sono sempre sentita ingombrante…”.
La dislessia dell’attrice
Maria Grazia Cucinotta ha recitato al fianco di diversi attori molto famosi: Massimo Troisi fu soltanto il primo della lista. Eppure, come ha rivelato lei stessa in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, riportata da FanPage, la sua dislessia, almeno all’inizio, le creò diversi problemi: “da giovane avevo gli attacchi di panico alle interrogazioni… Non sono cresciuta in un quartiere facile, a un certo punto pensarono che fossi drogata, perché di droga ne girava tanta. Mia madre era disperata. Più collassavo e più passavo per la scema del villaggio…“.
Fortunatamente, però, riuscì a proseguire la sua carriera di attrice, dimostrando a tutti come questo disturbo non debba e non possa limitare i sogni di nessuno. Come ha rivelato, al cinema quando si sbaglia si rigira la scena, mentre a teatro è stato un po’ più complicato, ma grazie all’aiuto dei colleghi ce l’ha fatta in maniera impeccabile: “Quando feci Figlie di Eva a teatro avevo molta paura, fortunatamente con me recitavano Vittoria Belvedere e Michela Andreozzi, che mi hanno aiutata moltissimo…”.