Addio a Gaetano Pesce, Pioniere del Design
Il mondo del design e dell’architettura piange la scomparsa di Gaetano Pesce, avvenuta il 3 aprile 2024. Nato l’8 novembre 1939 a La Spezia, Pesce è stato una figura di spicco nel design del XX secolo, noto per le sue opere che sfidano le convenzioni attraverso l’uso innovativo di materiali e forme.
Durante la sua carriera, Pesce ha lavorato a stretto contatto con la resina, i modelli e le tecniche di fusione, creando oggetti che vanno dai vasi alle sedie, lampade e i cosiddetti “pelli industriali”. Tra i suoi progetti più noti, la serie Up per B&B Italia del 1969, il lampadario Moloch per Bracciodiferro nel 1971 e la serie Golgotha sempre per Bracciodiferro nel 1972. Questi lavori riflettono il desiderio costante di Pesce di mescolare funzionalità ed estetica, spingendo i confini di ciò che è considerato norma nel design.
Oltre alla sua significativa influenza nel design di mobili, Pesce ha lasciato il segno anche nel campo dell’architettura, con progetti come l’Organic Building di Osaka in Giappone nel 1993 e la Casa Bahia in Brasile nel 1994, evidenziando il suo stile unico di fondere estetica e funzionalità.
Pesce ha considerato il design come una forma d’arte, un mezzo per esprimere messaggi politici e sociali. Ciò è evidente nella sua serie Nobody’s Perfect per Zerodisegno nel 2002 e nelle sue riflessioni sulle possibilità formali dei materiali plastici, esplorando innovazioni tecnologiche e utilizzandole in modi alternativi (it). Il suo impegno verso le questioni sociali, tra cui la protezione dell’ambiente, ha sempre caratterizzato il suo lavoro, riflettendo una profonda consapevolezza del ruolo sociale del designer.
La perdita di Gaetano Pesce è un grande colpo per il mondo del design e dell’architettura. Il suo lascito, tuttavia, continua a vivere nelle sue opere innovative e ispiratrici che hanno ridefinito i confini del design moderno.